La Paura della Morte
Dal Libro Karma Yoga 3: Samsara, Dagli insegnamenti di due
grandi luminari del ventesimo secolo,
Sri Swami Sivananda Saraswati e Sri Swami Satyananda Saraswati
Sri Swami Sivananda Saraswati e Sri Swami Satyananda Saraswati
Qual
è la la causa della paura della morte?
Swami Niranjanananda: le persone non sono spaventate dalle
morte, piuttosto di perdere la loro connessione con i sensi, con l’ambiente
circostante, con le persone che le circondano e con le cose che hanno creato e
con le quali sono attaccati. La paura di perdere queste cose viene interpretata
come paura della morte. La paura di disconnettersi da queste idee ed oggetti di
identificazione è, in qualche modo, confusa con la paura di morire. Nessuno è
spaventato dalla morte. Essa è piacevole come il sonno. E’ causata solamente dalla
confusione e dalla poca chiarezza che una persona ha di aver paura di
sopravvivere senza alcun contatto o connessione nella vita.
Le persone sono troppo insicure nella vita
e sviluppano attaccamenti in modo tale da soddisfare le loro menti. Ogni cosa
che qualcuno fa nella propria vita è per appagare se stesso. Le persone credono
che appagando se stessi saranno felici. Ciò è divenuto un intricato processo di
appagamento e di tentativi di trovare soddisfazione e appagamento in questo
piacere, e ha indotto a sviluppare associazioni e attaccamenti con differenti
oggetti, persone, società, famiglia e casa. La mente diventa così condizionata
da associarsi e identificarsi con questi attaccamenti.
Quando qualcuno crede che le associazioni
non ci saranno più, si sviluppa la paura. E’ conosciuta come abhinivesha (in termini yogici) – la paura di perdere
ogni cosa, la paura di morire e di essere incapaci di connettersi alla vita. La vita rappresenta una sequenza di
connessioni e la morte rappresenta assolutamente la non-connessione, un’esistenza
contenuta in sé stessa e lontana da ogni cosa.
Il corpo è un sistema molto complesso. E’
composto da materia mossa dall’energia che è
presente all’interno della materia stessa. Padarth
e Shakti, materia ed energia, muovono
entrambe questo corpo umano. Una volta che l’energia si ritira dal corpo non
c’è nulla che mantiene unita la materia. Una volta che il Prana si allontana
dal corpo non c’è più nulla che lo tiene unito e il corpo decade. Non c’è altro
sulla morte, la morte è solo fisica. La mente rimane viva e contiene karma e samskara.
La
mente è parte dell’anima. E’ parte integrante dello spirito. Non sono due cose
distinte. La mano è parte del corpo. Se essa non è il corpo è comunque una
parte di esso. La mano ha una funzione e un compito da svolgere. In modo
simile, la mente è parte dello spirito e ha un ruolo da svolgere. Mente e
spirito viaggiano insieme. E’ possibile
che attraverso la consapevolezza, la comprensione e l’esperienza, un uomo possa
superare le paure e le insicurezze nella vita, trovando la pace e la felicità.
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