LA GESTIONE DELLE EMOZIONI (seconda parte)
di SWAMI SATYASANGANANDA SARASWATI
Harrogate, Inghilterra, 16-19 luglio 2009
La consapevolezza
Il
Tantra e lo yoga ci dicono di non farci un complesso per questo, accettiamo che
siamo gelosi. Nello stesso istante che
si accetta, metà della battaglia è vinta e si diventa consapevoli. Molta gente
non accetta il fatto di essere gelosa ma la vedono solamente nelle altre
persone. La prima cosa da fare è accettare questo sentimento in quanto questo
ci permetterà di diventarne consapevoli e da qui partire con il tentativo di
spazzarlo via. Ecco perché la consapevolezza è così importante.
La
consapevolezza e la mente sono due cose diverse. La prima è la sorgente della
mente. La mente e il cervello non sono la sorgente della consapevolezza. La
consapevolezza è un’entità completamente indipendente. Anche nel sonno c’è
consapevolezza. Anche negli stati meditativi profondi dove ogni cosa è finita e
dissolta, continuiamo ad essere consapevoli. Anche quando lasciamo questo corpo
continuiamo ad essere consapevoli. E’ un’entità differente che vede e veglia su
ogni cosa. Anche in questo momento, sta guardando, ci sta guidando e ci sta
ispirando.
Il potere di sakshi
Nello
yoga, ci viene sempre detto di osservare ogni cosa. Fin dalla prima lezione,
l’istruttore ci dice: “Osservate il respiro, i vostri pensieri, il vostro
corpo, osservate tutto”. Questo è una fase preparatoria perché la
consapevolezza osserva sempre, è il processo dell’osservatore che si chiama sakshi. L’osservazione porta sempre una
certa oggettività. Quando siamo oggettivi nei confronti di un problema,
troviamo una soluzione perché portiamo la consapevolezza proprio su quel
problema. Sfortunatamente, nei confronti dei problemi, siamo spesso soggettivi
in quanto ne siamo coinvolti emotivamente.
Potrei
aiutarvi a trovare facilmente una soluzione perché nei confronti del vostro
problema io sono oggettiva ma allo stesso tempo non sarei in grado di aiutarmi
perché nei miei confronti non lo sono. Con la consapevolezza, non è che la
gelosia sparisca anzi speriamo non succeda in quanto diventereste pigri e
incuranti e non combattereste per nulla.
Solo
un santo o una persona illuminata che comunque è auto-motivata, che non
necessita stimoli per crescere ed evolversi, possono liberarsi della gelosia e
dell’invidia. Le emozioni hanno una ragione di esistere ed esistono per
favorire la vostra crescita e la vostra evoluzione, non certo la vostra
distruzione. Farsi travolgere dalle
emozioni vuol dire non avere una realtà interiore. Bisogna sviluppare la consapevolezza
di questo aspetto della vita e utilizzare le emozioni per crescere ed
evolversi.
Nello
yoga ci sono molte pratiche che insegnano ad essere consapevoli. La
consapevolezza del respiro è un ottimo modo per superare queste difficoltà
emotive, perché permette alla mente di stabilizzarsi e tranquillizzarsi. Antar
mouna, l’osservazione dei pensieri, è un’altra pratica che serve a gestire
emozioni come la gelosia. Ad ogni modo, dovrete sviluppare consapevolezza e
oggettività allo stesso tempo. Dovete capire il ruolo di ogni cosa che state affrontando
nella vita e soprattutto dovete capire come fare ad utilizzarlo per crescere.
Tutto ciò può essere
possibile solo se si sviluppa oggettività e una certa forma di distacco.